Apple, l’ex Forstall: “L’iPhone nacque perché Jobs odiava un dipendente Microsoft”

Il racconto dell’ideatore della prima interfaccia di iOS: “Steve voleva fare un tablet senza pennino”

SE OGGI l’iPhone esiste, secondo l’ex ingegnere di Apple Scott Forstall, lo si deve al fatto che il fondatore Steve Jobs odiava un dipendente di Microsoft. Forstall è la mente dietro la prima interfaccia del sistema operativo iOS di iPhone e iPad, quella “scheumorfica” che riprendeva le forme degli oggetti fisici per trasformali in icone. Forstall ha parlato durante un evento al Computer History Museum della California per celebrare i 10 anni del melafonino, entrato in commercio il 29 giugno 2007.

“L’iPhone ha avuto un percorso molto tortuoso. Stavamo lavorando al progetto di un tablet, iniziato perché Steve odiava questo tizio di Microsoft”, ha raccontato Forstall. Frequentato perché le rispettive mogli erano amiche, il dipendente durante un weekend parlò a Jobs del tablet su cui Microsoft stava lavorando, utilizzabile solo con uno stilo. Il lunedì Jobs, noto per odiare i pennini con cui digitare sugli schermi, tornò al lavoro furioso e disse: “Facciamogli vedere come un tablet può essere per davvero!”. “Per prima cosa, sono degli idioti. Nessuno vuole usare uno stilo. Si perde, non è intuitivo. Siamo nati con 10 stilo!”, le dita delle mani, esclamò Jobs. La faccenda poi è andata diversamente: oggi l’iPad Pro è una macchina che ha anche uno stilo, la Apple Pencil, uno strumento evoluto rispetto ai pennini del tempo che rende il tablet uno strumento molto potente per l’utenza creativa e professionale.

Il progetto, ha proseguito Forstall, è cambiato da tablet a smartphone nel 2004, in una caffetteria: Jobs osservò che molte persone stavano usando il cellulare ma non sembravano contente, vide un’opportunità e chiese se il progetto poteva essere ridotto alle dimensioni di un telefono. Il resto è storia.

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