Persone in attesa per il lancio dell’iPhone 12 sall’Apple store di Shanghai.

L’ultimo trimestre non è stato un periodo qualunque per Apple: la società ha segnato il record di iPhone spediti, secondo IDC.

Gli smartphone venduti nel quarto trimestre del 2020 secondo IDC

Non solo: le 90,1 milioni di unità sono il miglior risultato mai raggiunto da qualunque produttore di smartphone. In un periodo di saturazione del mercato mobile – dove cioè è sempre più difficile raggiungere nuovi consumatori che non già non possedevano uno smartphone – Apple ha saputo incrociare la domanda degli utenti con le novità tecnologiche dell’ultima generazione di iPhone. Gli analisti hanno una definizione specifica per questa situazione, nel caso di Apple: “super ciclo”.

Alcuni osservatori del mercato lo avevano pronosticato diversi mesi prima del debutto dei nuovi iPhone, avvenuto lo scorso ottobre. Si tratta, in sostanza, di una “ricetta perfetta”: il momento in cui i consumatori vogliono aggiornare il proprio smartphone (anche se non è un iPhone) incrocia alcune importanti novità tecnologiche di Apple per creare una nuova ondata di acquisti. Altrettanto era successo nel 2014, quando il debutto di iPhone 6 segnò un netto distacco dalle precedenti generazioni: era il primo smartphone di Apple con uno schermo più grande di 4” e, inoltre, arrivò iPhone 6 Plus.

Questo “super ciclo” ha quindi generato un momento di forte accelerazione delle vendite degli iPhone, nonostante la pandemia abbia costretto alla chiusura molti negozi fisici in ogni parte del mondo. Tra ottobre e dicembre 2020, Apple ha registrato ricavi per 65,6 miliardi di dollari derivanti dai suoi iPhone; una crescita del 17% su base annua. Da qualche tempo gli iPhone di Apple vengono visti come un giro d’affari destinato a calare: perché il mercato è saturo, soprattutto, e perché crescere ulteriormente è difficile. Serve una situazione atipica; cioè quella che si è concretizzata nell’ultimo trimestre.

Nonostante da molto tempo Apple, guidata dall’amministratore delegato Tim Cook, stia spingendo i servizi (come l’abbonamento unico, Apple One, e quello per gli allenamenti a casa, Fitness+), gli iPhone sono ancora una fetta importante dei ricavi: il 59% dei 111,4 miliardi di dollari di fatturato trimestrale. La seconda divisione per ricavi è stata quella dei servizi che si è fermata però a 15,7 miliardi: meno di quattro volte di quanto hanno generato gli iPhone.

Al raggiungimento di tale risultato ha contribuito anche la forte domanda dal mercato cinese. Durante l’incontro con gli investitori, Cook ha spiegato che in Cina è stato registrato il miglior trimestre di sempre per quel che riguarda la quantità di utenti che hanno aggiornato i propri iPhone. Uno dei principali fattori che ha giocato a favore di Apple è stata l’aggiunta della connettività 5G ai suoi iPhone 12: in Cina il 5G è molto più diffuso che in Europa e in altre parti del mondo. “La maggior parte degli smartphone venduti [in Cina] sono 5G” ha sottolineato Cook. “Perciò penso che ci fosse un certo livello di attesa per il primo iPhone 5G”. Il principale mercato per ricavi rimane l’America (46,3 miliardi di dollari), seguita dall’Europa (27,3 miliardi).

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