Viste le vicende degli ultimi mesi possiamo pensare che sia scoppiata la guerra delle cuffie. Infatti da luglio 2014 ad oggi il gruppo Beats (acquisito dall’azienda di Cupertino per 3,2 miliardi di dollari) è già stato denunciato prima da Bose ed ora da Monster. I fatti. nel mese di luglio, a ridosso dell’annuncio dell’acquisizione miliardaria di Beats da parte di Apple, Bose si era rivolta a un tribunale del Delaware e alla International Trade Commission per violazioni relative a 5 brevetti ottenuti tra il 2004 e il 2013, tutti dedicati al miglioramento della qualità dell’audio e a tecnologie di Noise Reduction. Bose accusava Beats di sfruttare illecitamente i cinque brevetti chiedendo il blocco delle importazioni dalla Cina dei prodotti della concorrente, in attesa di un eventuale risarcimento la cui entità rimaneva da stabilire. Nel mese di ottobre le due aziende hanno comunicato l’intenzione di archiviare le ostilità comunicando contemporaneamente ai media che il contenzioso era stato risolto. Ora è la volta di Monster che ha denunciato Beats, i cofondatori Jimmy Iovine e il rapper Dr. Dre e il produttore di smartphone taiwanese Htc. Come riporta il Wall Street Journal, Monster sostiene di essere stata ingannata nell’ambito di una transazione avvenuta prima che Beats fosse rilevata da Apple. Nella documentazione presentata al tribunale della contea di San Mateo, in California, Monster sostiene che Beats «ha rilevato in modo fraudolento» la linea di cuffie musicali Beats by Dr. Dre nell’ambito di una «falsa transazione» con Htc, che aveva rilevato il 51% di Beats nel 2011 per 300 milioni di dollari, salvo poi cedere nuovamente a Beats il 25,5% dei titoli comprati. Grazie a questa manovra Beats sarebbe riuscita a interrompere i rapporti commerciali con Monster in base ad alcune clausole contrattuali. Grazie a queste clausole in caso di cambio di proprietà Monster avrebbe dovuto trasferire tutte le proprietà intellettuali a Beats.
Come andrà a finire non lo sappiamo ma intanto la guerra commerciale tra Bose e Beats continua sul mercato.