Morgan Stanley consiglia agli investitori di acquistare le azioni Apple in seguito al calo registrato dopo la comunicazione degli utili

Morgan Stanley consiglia agli investitori di acquistare le azioni Apple in seguito al calo registrato dopo la comunicazione degli utili.

© Reuters.

Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) annuncerà i suoi utili per il secondo trimestre fiscale del 2024 il 2 maggio. Gli analisti di Morgan Stanley prevedono che la società tecnologica supererà leggermente le stime medie sugli utili. 

Tuttavia, prevedono che le prospettive di fatturato per il trimestre che si concluderà a giugno e gli utili per azione previsti saranno inferiori del 4-7% rispetto alle aspettative della comunità finanziaria, un risultato che, a loro avviso, porterebbe a una diminuzione del valore di mercato della società, secondo il rapporto degli analisti. 

Nonostante ciò, gli analisti evidenziano diversi cambiamenti rispetto al trimestre precedente: il prezzo di mercato del titolo Apple è sceso del 12%, la sua valutazione è diminuita di 2,5 volte e l’umore e le posizioni di mercato degli investitori istituzionali sono diventati più cauti. 

Guardando al futuro, Morgan Stanley prevede che il prossimo evento significativo dopo l’annuncio degli utili di AAPL sarà la Apple Worldwide Developers Conference (WWDC). In occasione di questo evento, Morgan Stanley si aspetta che Apple riveli nuovi progressi nella tecnologia dell’intelligenza artificiale. 

Di conseguenza, gli analisti ritengono che il titolo Apple potrebbe subire un temporaneo aumento di valore se la relazione sugli utili e le future indicazioni sugli utili non saranno così negative come si temeva”, hanno dichiarato gli analisti nel loro rapporto.

Gli analisti hanno inoltre sottolineato che si tratta di una situazione complessa e hanno suggerito che gli investitori potrebbero non dover prendere immediatamente decisioni di investimento sulla base di queste informazioni”, hanno aggiunto.

Ciononostante, con una potenziale diminuzione del 12% della valutazione minima prevista e un potenziale aumento del 30% del prezzo target aggiornato di 210 dollari, nonché con l’anticipazione di un nuovo ciclo di prodotti iPhone alimentati dall’intelligenza artificiale nell’anno fiscale 2025, Morgan Stanley continua a raccomandare un forte acquisto (Overweight) per le azioni AAPL. 

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Titolo Apple osservato speciale a Wall Street, sulla scia di una carrellata di pessime notizie che si sta facendo sempre più lunga e preoccupante.

Venerdì, il doppio shock, rappresentato dall’ennesima mossa cinese anti-Apple e dagli smobilizzi sulle azioni che sono stati lanciati dagli stessi vertici del gruppo, CEO Tim Cook incluso. 

Per quanto riguarda lo schiaffo arrivato da Pechino, è stato lo stesso colosso a comunicare di essere stato costretto a ritirare le APP WhatsApp e Threads dai suoi APP store, in Cina, in linea con i diktat intimati dal Dragone, che ha motivato l’ordine con motivi di sicurezza nazionale.

Vittima della guerra hi-tech esplosa ormai da tempo tra gli Stati Uniti e la Cina, Apple è stata costretta a procedere alla rimozione di WhatsApp e Threads (facenti capo a Meta Platforms ex Facebook) in quanto, ha riferito, “obbligata a rispettare le leggi dei paesi in cui opera, anche quando non è d’accordo”.

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E non sono state soltanto WhatsApp e Threads le APP rimosse dall’APP Store.

Il New York Times ha riportato che, stando alla società di ricerca di mercato Appfigures, altre APP sono state ritirate oggi dall’APP Store in Cina, incluse quella di Signal, che ha sede negli Stati Uniti, e di Telegram, di casa invece a Dubai.

Il CEO Tim Cook e altri dirigenti scaricano le azioni Apple (AAPL)

Le brutte notizie, per la Big Tech, non sono finite qui, visto che nelle ultime ore si è appreso che, dall’inizio del mese di aprile, il CEO Tim Cook ha venduto $33,3 milioni di azioni AAPL, al prezzo medio di $169,33 per azione, valore inferiore del 12% rispetto al massimo di $192,53 testato dal titolo nel dicembre del 2023.

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L’AD non è stato il solo a scaricare le azioni.

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Lo stesso ha fatto il coo Jeff Williams, che l’11 aprile ha venduto 59.162 azioni Apple per $10,2 milioni, al prezzo medio di $172,22.

Hanno venduto azioni anche Katherine Adams, capo dell’ufficio legale, e Deirdre O’Brien, vice direttore generale senior della divisione retail, così come il direttore finanziario CFO Luca Maestri, che ha smobilizzato 53.194 azioni lo scorso 11 aprile, per $9,3 milioni, al prezzo medio di $174.12.

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In tutto, Cook e gli altri dirigenti si sono sbarazzati di titoli AAPL per un valore superiore ai 70 milioni di dollari, nel corso del mese di aprile, in linea con quanto era stato stabilito con alcuni piani di trading già fissati.

Il titolo Apple ha chiuso la sessione di giovedì di Wall Street in calo dello 0,57%, a quota $167,04.

È da un po’ che le azioni AAPL sono nell’occhio del ciclone, dopo le notizie e i rumor negativi degli ultimi giorni, arrivati nel bel mezzo del countdown alla diffusione degli utili, in calendario il prossimo 2 maggio. 

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Si sono fatte in particolare più insistenti le indiscrezioni secondo cui le vendite di iPhone sarebbero scivolate del 10% su base annua, nel corso del primo trimestre del 2024.

E se queste finora sono solo voci, la perdita dello scettro di Big Tech che vende più smartphone al mondo è invece una realtà.

Samsung vende più di Apple, iPhone pagano fattore Cina

La doccia fredda è arrivata qualche giorno fa dalla società di ricerca dei mercati IDC, che ha reso noto che, nei tre mesi finiti a marzo, Apple ha consegnato 50,1 milioni di iPhone, in calo del 9,6% su base annua, e a una quantità inferiore di 10 milioni rispetto alle unità consegnate dalla sudcoreana Samsung, che ha preso il suo posto, vendendo nello stesso periodo di tempo 60,1 milioni di smartphone.

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Oltre a perdere quote di mercato a favore di Samsung, Apple ha sofferto un netto peggioramento rispetto al quarto trimestre del 2023, quando aveva consegnato ben 80,5 milioni di iPhone.

Apple fa fronte al calo peggiore delle consegne di iPhone dai tempi del Covid, mentre le rivali crescono”, ha scritto Bloomberg.

In evidenza le difficoltà riscontrate nel mercato cinese, dove a troneggiare sono stati i colossi di casa Xiaomi e Huawei, che hanno dato filo da torcere alle rivali Apple e Samsung.

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A rendere più complicata la situazione, le tensioni geopolitiche tra la Cina e il resto del mondo, che hanno portato il governo di Pechino a vietare già da un po’ l’utilizzo degli iPhone ai dipendenti pubblici e di società controllate dallo Stato.

Il risultato è stato che le consegne di iPhone, dall’inizio del 2024, sono crollate del 37% in Cina, mercato che incide per il 20% sul fatturato globale di Apple.

Per la Big Tech americana le cose, in Cina – Hong Kong, Macau e Taiwan incluse – non vanno bene da un bel po’, visto che già nel quarto trimestre del 2023 il gruppo aveva assistito a un calo delle vendite nell’area pari al 13% su base annua, a $20,8 miliardi, stando a quanto reso noto dal quotidiano di Hong Kong South China Morning Post.

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