Apple, il debutto della fantomatica auto elettrica ora è posticipato al 2026

L’indiscrezione arriva alla vigilia di Natale, ma come le favole non sembra avere un vero fondamento

Apple Car ritorna lo story come una favola di Natale ogni anno a dicembre grazie ad agenzie di stampa “informate sul dossier. Manco fosse Una Poltrona Per Due anche questo dicembre la questione della macchina della mela riappare.

Apple, secondo indiscrezioni raccolte agenzie di stampa, avrebbe deciso di posticipare al 2026 il programma per la realizzazione della futuribile iCar che, se mai vedrà la luce, non avrà l’attesa guida autonoma. La magica vettura “migliore di sempre” avrevve dovuto debuttare nel 2025 (anno fa la data era fissata il 2019 e poi 2020).

Il condizionale dunque è d’obbligo visto che non c’è conferma ufficiale da parte del colosso guidato da Tim Cook. Come è noto l’obiettivo originale del brand di Cupertino era di lanciare un’auto elettrica che fosse un’alternativa ai veicoli tradizionali, ma che sfruttasse sia l’evoluzione tecnologia delle batterie che le potenzialità della guida autonoma che avrebbero significato che non sarebbero stati più necessari volanti o pedali. Insomma il futuro dell’auto. 

Non c’è dubbio che si è trattato di un progetto utopico 

La notizia dell’ulteriore ritardo della iCar potrebbe aver anche contributo a fare scendere le azioni di Apple del 2,4%, ma ha sancito che il progetto si è rivelato sicuramente utopico visto che se si può rinunciare alla maggior parte dei pulsanti di uno smartphone, è altrettante evidente che il minimalismo di Apple si sia scontrato con la realtà dello sviluppo di un’automobile che deve soddisfare, ad esempio, le norme in tema di ergonomia e sicurezza. La iCar, insomma, si è rivelato soltanto una storia affascinante. 

Le trattative con Hyundai sono tramontate sul nascere 

Il gigante dell’elettronica è stato in trattative con molte case automobilistiche, tra cui il gruppo Hyundai. I colloqui in Corea del Sud si erano concentrati sulla piattaforma E-GMP di Hyundai & Kia che è la base delle più recenti elettriche del gruppo come le Hyundai Ioniq 5 e 6 o la Kia EV6. Dopo il grande riscontro a livello mediatico nel 2021 al seguito di una dichiarazione rilasciata del gruppo coreano secondo il quale Apple e Hyundai ne stavano discutendo senza però nessun tipo di conferma ufficiale di Apple, si è passati ad un’improvvisa e strana frenata. 

L’idea di un’iCar risale a quando Tesla lancia la Model S 

Apple sta sempre corteggiando i giganti dell’industria automobilistica nel tentativo di trovare un partner per avviare l’industrializzare del progetto di una sua quattro ruote. Apple ha iniziato a riflettere sull’iCar nel 2008, quando Tesla ha lanciato la Model S. Ma soltanto nel 2014 il gigante tecnologico californiano ha effettivamente messo insieme un team di circa 1000 specialisti non soltanto del software, ma anche degli esperti di batterie e di ingegneri proveniente da marchi automobilistici per dare via defintivo al cosiddetto oltre che molto misterioso Progetto Titan. 

Cosa non ha funzionato almeno fino a questo momento 

Probabilmente Apple ha sottovalutato la sfida di progettare e soprattutto di produrre un’auto secondo standard di alta qualità, ma anche di creare una rete di vendita allo stesso livello e soprattutto di garantirsi margini di profitto che giustificassero il rischio di investimento più che multimiliardario. L’altro problema è che nessun potenziale partner oltre ai coreani e cioè sia Volkswagen o Bmw o Mercedes oltre che Nissan e altri ancora avrebbe permesso ad Apple di controllare la sovranità dei propri dati e l’esperienza produttiva ad un marchio solo loro cliente. 

Il punto più basso del progetto Titan risale al 2019 

Titan però non è mai stato ufficialmente dichiarato finito, visto che ha continuato negli anni a venire ad individuare una sorta di lista di priorità. Il punto più basso, tuttavia, è stato raggiunto nel 2019 quando la flotta Apple di 23 prototipi a guida autonoma che erano stati ufficialmente registrati ha coperto un totale di sole 7500 miglia sulle strade californiane. Nello stesso periodo, Waymo aveva a disposizione ben 110 veicoli che avevano accumulato 1,4 milioni di miglia sempre senza conducente. Titan, tuttavia, sembra aver guadagnato slancio negli ultimi anni. 

L’obiettivo di Apple è un pacchetto di self-driving? 

Nella primavera del 2020, il gigante degli smartphone ha raddoppiato la sua flotta di prototipi e iniziato ad assumere nuovi talenti oltre ad approvare ulteriori fondi nel tentativo di dare altra linfa al progetto. Sembra chiaro che Apple sia ancora interessata a battere la concorrenza dei costruttori tradizionali in termini di guida autonoma. Ma non è chiaro se punta ancora al lancio della iCar. Più verosimile che intenda sviluppare una pacchetto di self-driving che includa sia telecamere che sensori e un’interfaccia su misura da ofrire ai costruttori come una opzione. 

Gli ultimi report insistono invece sul lancio della iCar 

C’è però chi scommette ancora su un improbabile stop al design della iCar entro la fine del 2023 per un lancio che sia pure ritardato potrebbe effettivamente avvenire nel 2026. A cui si aggiungono anche specifiche fantasiose dell’auto di Apple che potrebbe disporre di una superficie monocromatica in grado di cambiare colore, peccato che ci abbia già pensato Bmw svelandola l’anno scorso al Ces di Las Vegas. Niente di nuovo, insomma, se non che le intenzioni di Apple siano sempre di introdurre un’evoluzione dell’auto ad un livello successivo.