Gli iPhone crollano in Cina (-24%). E la colpa è soprattutto di Huawei

Il celebre produttore cinese sembrava sparito dopo il ban di Trump, adesso guida la vendetta. E Apple deve inventarsi qualcosa

I primi dati non sembravano confortanti. E ora c’è la conferma: i primi due mesi dell’anno sono stati disastrosi, per Apple, in Cina. Secondo la società di ricerca Counterpoint, infatti, le vendite di iPhone nel Paese asiatico sono diminuite del 24% rispetto all’anno precedente nelle prime sei settimane del 2024. Un crollo importante, indotto dalla crescente concorrenza dei rivali locali. Huawei su tutti.

Secondo i dati di Counterpoint, mentre l’iPhone arranca, proprio Huawei ha registrato un aumento delle vendite unitarie del 64% nello stesso periodo. Numeri che alimentano i timori di un rallentamento della domanda per il colosso di Cupertino, con le previsioni di fatturato per il trimestre in corso che sono inferiori di 6 miliardi di dollari rispetto alle aspettative di Wall Street.

Il crollo delle vendite di iPhone in Cina, secondo mercato per Apple, è un tema da inizio anno. Anche se la conferma di Counterpoint rende il quadro più ufficiale. E le azioni del gigante californiano, hanno perso oltre 1,5% dopo la pubblicazione di questa ricerca. Un segno negativo che abbraccia un trend ormai abbastanza lungo. Da inizio anno, Apple ha perso circa il 10% a Wall Street, e ha lasciato il titolo di società con la maggior capitalizzazione di mercato nelle mani di Microsoft (oggi il divario fra le due aziende è di oltre 300 miliardi di dollari).

Secondo il rapporto di Counterpoint, la quota di Apple nel mercato cinese degli smartphone è scesa al 15,7%, collocandosi al quarto posto, rispetto al secondo posto del periodo precedente, quando la quota di mercato era del 19%. Mentre Huawei – rediviva dopo un ban imposto da Donald Trump che per molti mesi le ha fatto male – è salita al secondo posto grazie all’aumento della sua quota di mercato al 16,5% dal 9,4% dell’anno precedente. Secondo il rapporto, il mercato complessivo degli smartphone in Cina ha subito una contrazione del 7%.

Apple «ha dovuto affrontare una forte concorrenza nella fascia alta da parte di una risorgente Huawei, mentre è stata schiacciata nel mezzo da prezzi aggressivi da parte di OPPO, Vivo e Xiaomi», ha dichiarato Mengmeng Zhang, analista senior di Counterpoint. La scorsa settimana Apple ha iniziato a scontare alcuni modelli di iPhone fino a 1.300 yuan (180,68 dollari) attraverso i flagship store su Tmall, la principale piattaforma di mercato di Alibaba. Ma la strada, per ora, sembra piena di ostacoli. L’iPhone “status symbol” che imperversava in Cina fino a qualche tempo fa, deve ritrovare smalto e carisma.