Fortunatamente i casi riscontrati sono limitati ai due territori a cui si faceva riferimento (Cina e Taiwan) e l’infezione avviene attraverso l’hacking del traffico fra il dispositivo e i provider, l’installazione di certificati aziendali modificati sul dispositivo o sono correlati all’installazione diretta di applicazioni offline.
Sebbene il rischio non sia da sottovalutare, Apple ha subito chiarito con una nota ufficiale che il problema è circoscritto e, in buona parte, già risolto: “Questo problema riguarda solamente gli utenti che utilizzano versioni più vecchie di iOS e che hanno scaricato il malware da fonti non fidate. Abbiamo risolto questa specifica vulnerabilità con l’aggiornamento 8.4 di iOS e abbiamo anche bloccato le applicazioni che trasmettono questo malware.”
Quindi se avete seguito gli aggiornamenti e avete installato l’ultima versione del sistema operativo (iOS 9) non avete nulla da temere.
Comunque le regole per mantenere il nostro amato iPhone al sicuro sono semplici:
- Aggiornate il prima possibile il sistema all’ultima versione
- Non effettuate il jailbreak
- Non installare applicazioni provenienti da fonti certe
- Ogni tanto passate da iRiparo per un check gratuito del vostro Melafonino.